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Il 2 dicembre 1984, i gas tossici della fabbrica di pesticidi detta multinazionale Union Carbide, per un errore di manutenzione, provocano nel giro di poche ore tra i sedicimila e i trentamila morti a Bhopal, città indiana del Madhya Pradesh. Nel marzo del 1989 dalla petroliera Exxon Valdes, della multinazionale Exxon, fuoriescono undici milioni di galloni di petrolio: un incidente che contamina più di mille chilometri di spiagge e distrugge le condizioni di vita di migliaia di nativi americani. Nel 2003, in Italia, sono morte per infortuni sul lavoro 1.237 persone. Chi risponde di queste stragi, di questi morti? Individui singoli? Strutture? Gerarchie? Un dato certo è il potere che sta alla base di queste violenze.